Lucrezia Damned Soul Admin
Messaggi : 249 Data d'iscrizione : 23.06.11
| Titolo: Lucrezia e Seanna Vampyre Warriors © Dom 26 Giu 2011 - 18:36 | |
| Fuori tirava vento, era stranamente caldo, per il periodo dell'anno che era, Dicembre. Dopo un giro intorno al lago di notte, Lucrezia si diresse silenziosa al gazebo per pensare un po' in solitudine. La sua amica del cuore finalmente era giunta al Ducato, forse a quell'ora era sveglia per andare a caccia. Un pensiero le balenò in mente, e se diventasse sua sorella? Ne sarebbe stata fiera, ed aveva bisogno di una sorella di cui fidarsi, e lei lo era sicuramente. Alzandosi dalla panca del gazebo, cominciò a levitare veloce fino a giungere al Ducato, entrò dalla porta finestra sul retro, e si ritrovò subito nel salone principale, Cercando con i suoi poteri di individuare l'amica all'interno della dimora, volgeva lo sguardo in ogni direzione, poi la individuò nella biblioteca. Si diresse prontamente in quella stanza odorosa di polvere e di carta antica, inchiostro. Seanna era li, seduta su di una poltrona a leggere un libro sui celti. «Seanna ti disturbo?» la donna alzò lo sguardo verso Lucrezia, non l'aveva sentita entrare. Rispose pacata:«buone tenebre tesoro, no, dimmi pure... cosa posso fare per te?». Lucrezia prese posto nella poltrona vicino alla sua, e col sorriso sulle labbra le disse «Seanna, mi faresti felice se accettassi di divenire mia sorella di sangue, mia essenza, ed entrare a far parte di questa famiglia» la guardò, il viso dell'amica s'illuminò subito all'udire la sua richiesta. Lucrezia: «Vorresti consolidare la nostra unione consanguinea Seanna?», rimase in attesa di risposta. Seanna subito e senza pensarci rispose sorridendo: «si, mi farebbe molto piacere e sarebbe un'onore per me far parte della vostra famiglia». Lucrezia: «lo fareste anche adesso? Siete pronta Seanna?» le chiese, alzandosi e dirigendosi verso una teca di vetro, dove tenevano custodito il calice sacro per il rito della fratellanza di sangue. Aprì la teca e vi prese il calice, portandolo vicino a Sanna, che nel frattempo si era alzata in piedi e disse «Sono pronta !». Lucrezia prese la coppa sacra, si sistemò di fronte a Seanna, si portò il polso alla bocca e si morse, lacerando il polso che subito cominciò a sanguinare copiosamente, il liquido rosso colò nella coppa, poi porse la coppa a Seanna: «Sea ora bevi il mio sangue e troveremo la strata dell'unione consanguinea», si portò il polso al petto, che già si stava rigenerando. Seanna prese la coppa guardandola attentamente, l'odore del sangue le dava alle narici, annuendo si portò la coppa alle labbra bevendo il contenuto fino all'ultima goccia, si leccò le labbra e la guardò sorridendo restituendole la coppa, «Hai il sangue particolarmente dolce .. sorella». Lucrezia: «ora tocca a te Seanna...» le disse con tono pacato. Seanna in piedi mentre Lù teneva la coppa, avvicinò ad essa il proprio braccio e con l'unghia affilata fece un taglio, il sangue scivolò dentro la coppa, premendo il taglio , ritirò il braccio leccando la ferita che si richiuse velocemente, fece un passo indietro e guardando Lù pronunciò «bevi il mio sangue e troveremo la strada dell'unione consanguinea», la guardò e si leccò ancora le labbra. Lucrezia si portò la coppa alle labbra, annusando il suo delicato aroma, lo inclinò e cominciò a bere il nettare caininico al suo interno, si staccò dopo averlo bevuto tutto, si leccò le labbra sorridendo: «Ora siamo sorelle di sangue mia Seanna», appoggiò la coppa al tavolino e l'abbracciò «benvenuta a casa, sorella mia, ora sarai la Duchessa Seanna Abercorn!». Ridendo rispose all'abbraccio e una lacrima le scese lungo la guancia: «Grazie Sorella cara» si girò e guardò Mirco allungando la mano, lo abbracciò «Sono a Casa .... Quanto sono felice!» rise come una bambina e le lacrime continuarono a scendere. Lucrezia: «Si a casa» le sorrisee bonaria, contenta di avere Seanna in famiglia finalmente. Il Duca Mirco DePalma Abercorn la guardò negli occhi «sono veramente felice di avervi qui vi voglio bene!» e lei in risposta «Vi voglio molto bene anch'io Duca Mirco!». Gli sorrise e guardò Lù, «Allora miei adorati ... si va a fare il bagno in piscina!» , saltò e corse fuori ... la sua voce lontana gridò «VENITE O NO ???». E tutti si buttarono come pazzi in acqua, di notte, sotto le stelle e la Luna.ӀմϲɾҽɑՀíɑ ժɑʍղҽժ ՏօմӀ © 2011 [/color] | |
|