Passeggio sopita dal gelo che mi avvolge
il rumore della neve che si attacca alla terra
null'altro si ode, ne vicino ne lontano
una soffusa melodia in stereofonia tutt'intorno.
Scopro la mia pallida pelle che di orchidea profuma
alzo al cielo il mio viso candido e gelido,
muovo un sorriso, la morsa del freddo per me
è come fuoco che scalda per un mortale.
Fiocchi candidi di Neve si appoggiano lievi su di me,
sono come la sua carezza, mi manda in delirio.
Adoro la neve, saggiarne il freddo gusto
sentirne la scioglievolezza sfuggente sulla lingua.
E mi lascio abbracciare da RE Gelo, come
mi lascio abbracciare da te, mio Adorato.
Lմϲɾεzíɑ Dɑʍղεժ ՏօմӀ ©2010