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Lucrezia Damned Soul
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MessaggioTitolo: Capitolo quarto - Nuova Vita ©   Capitolo quarto - Nuova Vita © Icon_minitimeDom 26 Giu 2011 - 19:31

In una sera tranquilla al Palazzo Ducale si fece vivo messere Enzo Gucciardo, il primo marito di Lucrezia e suo Sire, colui che la rese Immortale a sua insaputa più di due secoli prima.
Enzo si avvicinò a Lucrezia nel salone del palazzo e le fece un saluto fuori luogo e di cattivo gusto: « Buone tenebre mia cara, se vuoi ti do un morsetto, ne è passato di tempo!!!!! Su vieni da tuo marito....» ghignando si avvicinò al collo di Lucrezia e lo annusò.
Lucrezia subito indietreggiò percossa da un brivido di ripugnanza, non si era accorta del suo arrivo: « NON TOCCARMI!!!!!!!» urlò ad alta voce la vampira.
Enzo in un attimo andò dietro le sue spalle e la prese stretta tra le sue mani sussurrandole all'orecchio: « non sfuggirmi... ho voglia del tuo sangue....».

Mirco apparve improvvisamente e diede un pugno ad Enzo facendolo volare una decina di metri più in la: « giù quelle luride mani da MIA MOGLIE BASTARDO».

Lucrezia svanì per ricomparire in un angolo della stanza lontano da Enzo.
Mirco si avvicinò alla moglie: « amore non ti preoccupare ci sono io...».

Enzo, cadendo a terra violentemente si slogò una spalla e con gesto deciso ed il rumore di ossa si rimise a posto la slogatura con aria indifferente:« tutto qui quello che sai fare?», levitò a due metri da terra e tirò fuori una balestra con un dardo d'argento pronto a scoccare, lo puntò verso Mirco, ma all'ultimo mirò al cuore di Lucrezia:« vediamo......».
Lucrezia: « Mircoooooooo!!!!!!!!!!» urlò vedendo la mossa di Enzo.

Mirco fece sparire Lucrezia con un gesto della mano rimanendo solo con Enzo:« ed ora che fai???».
Enzo: «Ora ti uccido e mi libero di te» ghignò beffardo guardando il Duca che scoppiò a ridere di gusto: « si vede che non sai chi sono....».

Lucrezia riapparve alquanto infastidita e armata di balestra sparò un dardo avvelenato a Enzo, il sangue Dampyr è veleno per i vampiri come loro...
Enzo venne sfiorato dal dardo, gli scappò da ridere, puzzava di sangue Dampyr, bella mossa, pensò: « che cosa vuoi fare?????»
Mirco guardò la balestra di Enzo e la fece sparire per farla riapparire nelle sue mani: «ed ora pivello che fai?».

La Duchessina Emilie Abercorn apparve e non era di buon umore.
Mirco si rivolse alla figlia: « Amore vuoi la balestra o fai a modo tuo?»
Intanto Enzo approfittò della momentanea distrazione di Mirco e scomparve per riapparire alle spalle di Lucrezia e le puntò un pugnale al collo, strisciandolo appena la fece sanguinare, ghignando sadicamente: « ora la uccido.....così nessuno l'avrà».
Emilie rispose con rabbia: « Faccio io papà, grazie!».
Lucrezia stava tremando, aveva paura e la balestra le scivolò di manocadendo sul pavimento, con un soffio di voce disse: « .....amore....».
Il Duca con un gesto fece scomparire Lucrezia dalla presa di Enzo per farla riapparire da lui:« fregato la seconda volta....!» rise beffandolo.

Enzo prese la balestra di Lucrezia che stava per terra, e scoccò il colpo verso Lucrezia, apparve Ragazza Oni DelPozzo e si mise in mezzo alla traiettoria venendo colpita in pieno petto. Subito si accasciò per terra.
Nessuno si rese conto nell'immediato di cosa fosse successo.
Emilie porse le mani verso messere Enzo e da esse uscirono saette ed una grande tempesta di sabbia chiamata e guidata da Emy avvolse l' uomo per poi afferrarlo per il collo.
Enzo soffocava piano, ma smise di usare il respiro, non ne aveva necessità, essendo un non morto: « tutto .... qui...???».
Emilie si lasciò avvolgere dal suo fuoco mentre si avvicinava a Messere Gucciardo: « Voi..... avete toccato mia madre contro la sua volontà e questo non mi è piaciuto per niente!».

Un pugnale infuocato apparve tra le mani di Emy era di legno di quercia bianca, letale per i vampiri, intanto diede uno sguardo a sua madre che a terra si guardava la ferita che non rimarginava, sanguinava copiosamente e si premeva la ferita con un lembo della veste, sempre più pallida.
Emilie avvolse la madre col suo fuoco certa che l'avrebbe protetta e vide il sangue di sua madre fuoriuscire dalla ferita, si gettò sull'uomo con furia cavandogli gli occhi con le unghie lunghe e pugnalandolo all'altezza del cuore, gli sorrise guardandolo morire e gli leccò sadicamente il sangue che gli colava dalla faccia.
In Quel mentre Emy vide Oni a terra, tremò per la rabbia e si girò verso il vampiro ormai finito e gli staccò la testa dal corpo.
Enzo o quello che ne rimase cadde a terra, prendendo fuoco e trasformandosi in un mucchi di cenere fetida.
Lucrezia cominciò a sudare...sudare? Una vampira non suda! Tremò furiosamente e si accasciò per terra vomitando sangue a fiumi, sentì FREDDO, e vide tutto nero.....perse i sensi.

Oni senza forze non si muoveva, sentiva solo un gran fracasso intorno a lei .. il suo cuore era trafitto... lacrime scesero sul suo volto e chiuse gli occhi.

Lucrezia vide nero, tenebra, non aveva sete... il cuore ebbe dei sussulti...

Emilie:« Mahmen!!! Zia Oniiiii!!!!» Urlò disperata prendendo le sue sembianze
apparentemente umane...
Mentre Mirco corre da Lucrezia, Emilie si dirige da Oni e le dice: « Amore.... Oni.... salvala....».

In quel momento apparse Isilindil Suriòn Regina Dei Pendragon, Regina
degli Elfi della Luce si guardò intorno e vide sua sorella Lucrezia per terra, sangue ovunque, sbiancò e rabbrividì: «cosa diavolo.....???».
Subito si avvicinò a sua sorella e si inginocchiò sfiorandole la mano, guardò il Duca esclamando: « è umana!!!!!».
Lucrezia nel suo Limbo sentì inconsciamente la presenza di sua sorella Isilindil, la sua luce....

Emilie disperata con Oni tra le braccia ebbe la sola idea di mordersi per dare il suo prezioso e raro sangue alla zia mentre le sue lacrime disperate si fermavano sul volto di Oni..... Della SUA Oni!
Mirco la guardò e mentalmente le rispose « lo sò.... salvala ti prego»

Lucrezia fu avvolta dal silenzio, pace, i battiti del cuore in fibrillazione poi in caduta, sudava freddo ma era caldissima, Emilie avvertiva l'odore del suo sangue umano e le scappò un suono dalla bocca simile ad un ringhio.

Adramelech Il Demone apparve vicino alla sua anima Oni: «mia anima ....chi è stato a fare questo?» ma Oni, sentì tutto ma non disse nulla, non riusciva nemmeno a comunicare che un'Anima le avrebbe fatto battere il cuore di nuovo .. dovevano cercare un'Anima Malvagia e nutrire e salvare Oni.
Dal mucchio delle ceneri di Enzo si alzò un nuvolo di insetti che formò un viso....era l'Anima Maledetta del vampiro sconfitto.
Oni, scorgendola alzò la mano e indicò nella direzione dell'Anima di Enzo e con voce debole le ordinò:« Vieni da me ... !!!!!!!».
Adramelech guardò nella direzione indicata dal suo amore e vide l'anima di Enzo e rimase subito immobile facendo uscire la sua anima dal proprio corpo, avvolse l'anima di Enzo con la sua e chiese ad Emilie di intrappolarla nel suo ciondolo, Emile prontamente rinchiuse l'anima nel ciondolo e lo portò a Oni che subito scomparve tra le braccia di Adramelech lasciandola sola in quell'angolo del salone. Il Demone si rimaterializzò al Pozzo di Oni e la posò a terra dandole il ciondolo e nutrendola con quell'Anima malvagia.
Con Oni in salvo al Pozzo, ora Emilie poteva andare, creò il suo fuoco e svanì.

IsilindilSuriòn cominciò a sussurrare armoniosamente una litania: « Per il sole....» prese Lucrezia in braccio e la posò delicatamente sul divano, respirò a fondo appoggiando i palmi delle mani al centro del suo petto... chiuse gli occhi, sollevò il volto verso l'alto... :« invoco il fuoco, la luce, il Dio Sole....Calad... Forah... Land... » il rubino che portava al collo si illuminò avvolgendo sua sorella in una luce color oro e donandole calore...« Cennen... Mellonamin », continuò a sussurrare concentrata mentre si dondolava lievemente avanti e indietro... la luce si intensificò creando un vortice sul suo corpo... e mentre sua sorella apriva leggermente gli occhi lei sussurrava fissandola a sua volta con lo sguardo: « perditi nei miei occhi... fissa la luce e perditi in essa... » chiuse i palmi delle mani e la luce si affievolì per poi svanire del tutto.
Lucrezia dal buio scorse una luce calda, vitale, sentì i profumi... sentì il ...cuore? Profumi? Che le succedeva? Sentì delle voci lontane ed un gran tranbusto, le sue palpebre tremarono e dischiuse gli occhi, li aprì piano, era molto buio li dentro, vedeva sua sorella sopra di lei, le sue orecchie attirarono il suo sguardo... Lucrezia spalancò gli occhi, di un caldo castano scuro:« cosa... cosa succede?».

Mirco si avvicinò alla moglie e si mise in ginocchio accanto a lei: « amore.... » le accarezzò il viso e
sentì che era caldo, morbido...« sei calda.... sei umana....».
Duchessa Lucrezia:« ma com'è possibile? dovrei essere morta con lui...
Isilindil socchiuse appena gli occhi e sussurrò senza togliere le mani dal suo corpo: « Cormlle naa tanya tel’raa » sorrise dolcemente mentre la luce si affievoliva, poi disse:« resta nella luce» sussurrò...:« fissa i miei occhi e resta nella luce...».
Lucrezia la fissava ed era serena, vide tanta luce calda che la avvolgeva:« si isilindil....».

Isilindil spostò una mano le sfiorò il viso e sentì calore... sorrise e serrò i pugni quindi la luce svanì, il rubino smise di brillare... esausta cadde in ginocchio, guardò sua sorella e il Duca e sussurrò: « ce l'ho fatta... e tornata umana».

Oni al Pozzo con Adramelech fece un respiro e a fatica aprì la bocca, una luce infuocata uscì catturando l'anima, risucchiandola ... inarcò il corpo e restò cosi per qualche istante ... vide che non erano più al Ducato e sentì il suo cuore battere, tirò fuori la freccia dal petto ... ed il ciondolo di Emilie rimasto nella sua mano. Lo mise al collo e girò la testa vedendo il volto amato, Adramelech, guardandolo spalancò gli occhi e le venne in mente l'accaduto:« Amore! Lucrezia!»
Adramelech:« è salva ....è umana ora », Oni lo fissò perplessa: « Ma come è possibile ? » sentì acqua sotto di se .. non andava bene così .. caro Mirco .. gli sarà difficile avvicinarla .. ammeno che ...pensò.

Lucrezia piano e tutta dolorante si mise a sedere, era debole ma stava bene, grazie a sua sorella Isi:« grazie sorellina... » si girò verso Mirco,era strano, lo vedeva strano, diverso.
Isilindil le sorrise, ancora in ginocchio si appoggiò con la schiena al divano prendendo fiato:« e volevi ti lasciassi morire? » sussurrò dolcemente.
Lucrezia:« no sorella, non credo, e grazie del tuo prezioso dono....».
Isilindil: « prezioso dono? » la guardò negli occhi senza capire.
Lucrezia guardò Isi un attimo intimorita: « Isi, mi hai dato la vita, la mortalità... era il mio desiderio più grande... » le sorrise..
Il Duca si avvicinò per baciare la moglie, quell'odore lo attirava molto: «amore il tuo profumo è diverso » annusò la moglie, in particolare il collo.
Mirco: « amore... » le accarezzò il viso e chiuse gli occhi godendosi quel profumo e ringhiò leggermente: « amore che ne dici di andarci a fare una passeggiata?».
Isilindil le sorrise: « era ciò che volevi... essere umana...» puntò un dito al naso del Duca facendo
partire una sottile luce d'orata attenuando così lievemente i suoi sensi per fargli sentire meno l'odore di sua sorella: « Mirco è umana... Ma è la donna che ami... Non le farai male ne sono sicura », sussurrò
dolcemente.
Lucrezia: « se mi prendi in braccio si, sono stanca....», lo guardò con occhi color castagna...
Il vampiro innamorato prese in braccio la sua Amata e la guardò negli occhi, quegli occhi color castagna.... ora era umana e lui l'avrebbe protetta da tutto e da tutti: « andiamo amore» s'incamminarono verso il giardino.
Isilindil sorrise e si lasciò avvolgere dalla luce e prese la sua forma animale... una farfalla si librò in volo... uscì in giardino volò attorno a Mirco e a Lucrezia tre volte per poi allontanarsi.

Ora Lucrezia era Umana, sapeva che lo sarebbe rimasta poco, ma per il momento voleva ricordare i piaceri della mortalità. Presto avrebbe chiesto al suo Grande Amore di riportarla nelle Tenebre con Lui e vivere insieme la loro Eternità.

ӀմϲɾҽɑՀíɑ ժɑʍղҽժ ՏօմӀ © 2011
Racconto su base ruolata

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