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AutoreMessaggio
Lucrezia Damned Soul
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Lucrezia Damned Soul


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Capitolo quinto - Il Morso d'Amore © Empty
MessaggioTitolo: Capitolo quinto - Il Morso d'Amore ©   Capitolo quinto - Il Morso d'Amore © Icon_minitimeDom 26 Giu 2011 - 19:35

Musica: https://youtu.be/S_eFV2fvFd4

La serata è serena, la luna alta nel cielo, Lucrezia ultimamente era un po' preoccupata,
non triste, per come la evitavano le sue amate figlie, Gabrielle ed Emilie, che da quando
era tornata Umana, emanava un odore molto allettante per le creature della notte.
Mirco si riusciva a malapena a contenere, lo sentiva forte anche lui, e lo faceva impazzire,
ma resisteva per il suo amore.

Quella sera decidono di uscire in giardino, Lucrezia vuole sentire l'aria della sera sulla
pelle, sentire ancora odori della natura, godersi ancora la sua momentanea mortalità.
Mirco e Lucrezia passeggiano vicino al lago tenendosi per mano.... non parlano molto,
sentono il bisogno di stare insieme e lontani da tutti, lei con un leggero vestito estivo color
panna che le lasciava gran parte del corpo scoperto, Micro molto casual come al suo
solito, anche se è un Duca, vuole stare comodo.

La mano di Lucrezia è stranamente sudata e calda, lui la stringe, sente che lei ha
qualcosa di strano, si ferma, Lucrezia fa un'altro passo ma si accorge che lui si è fermato
e si ferma a sua volta, si gira e lo guarda incuriosita, lui le sorride e la tira delicatamente a
se: « amore che cosa hai? » le accarezza il viso con il dorso della mano, la sua pelle è
cosi liscia e calda, l'odore del suo sangue è molto forte, ma lui fà finta di niente, per non
mettere sua moglie a disagio....:« ne vuoi parlare?».

Lucrezia lo guarda negli occhi, ha uno sguardo magnetico, ma dietro le iridi di ghiaccio
vede i suoi occhi blu, riesce a vederli con gli occhi dell'amore, quasi imbarazzata, cosa
che non le capitava di certo prima, distoglie lo sguardo verso il riflesso della luna
sull'acqua del lago li intorno:
« no... Mirco... te l'ho accennato prima nel tuo studio, mi sento evitata dalle mie stesse
figlie, hanno paura di farmi del male... ma... » alza nuovamente lo sguardo sul suo:
« così facendo mi feriscono in altra maniera, non volendo , lo so, ma ne soffro molto...
D'altro canto c'è il fatto che ora che sono umana, reimparo un po' a vivere, ogni giorno
che passa una cosa nuova che da Vampira non potevo fare....».

Il Duca accenna un sorriso, mentre con amore guarda i suoi occhi castani, un castano
caldo che lui ama, come ama lei...: « amore mio, per ogni cosa c'è il lato positivo e quello negativo, le tue figlie ti amano
come ti amo io, ma loro sono giovani e per loro non è facile controllarsi come me....», si
porta le mani di Lucrezia sul suo viso e le accarezza delicatamente sorridendo:
« questo calore, lo stesso della tua passione, è bello sentirlo sulla mia pelle » le bacia le
mani:« vuoi ritornare Vampira? Oppure assaporare ciò che da immortale non potrai più fare,
come sentire la brezza che ora soffia intorno a noi, annusare il profumo di questi fiori su
questi alberi, il cibo che mangi ora e il calore del sole sulla tua pelle mentre passeggi nei
nostri giardini prendendoti cura delle rose », la guarda negli occhi, l'amore che prova è
immenso.

Le mani della Duchessa al contatto della sua pelle fredda si sono raffreddate un po' ed
una scarica di brividi le fa accapponare la pelle delle braccia, con ancora il suo perfetto
viso tra le mani, non proferisce altra parola... porta le labbra ad un soffio dalle sue, gli fa
sentire ancora una volta il suo alito caldo... il suo respiro che in quel momento è
leggermente affannato per l'emozione.
Il suo cuore batte forte, sembra voler uscire dal petto, lui viene distratto un attimo dal
movimento del suo rotondo seno sotto la camicia, dai suoi respiri, ritmati ed eccitati dal
pulsare del suo sangue...
Lui ha un tremore, lo sente forte, il suo scorrere, il suo odore pungente.
Lucrezia: « Mirco... gli occhi sono più bianchi.... senti la sete... vero? » lo accarezza
sorridendo, cercando di distogliere il suo sguardo dal suo seno e poi dal suo collo:
« credo che se dovrà avvenire avverrà... non voglio programmare se tra un minuto o tra
un'ora.. domani, o poi.... Mirco ora baciami... ti prego baciami, voglio sentire il mio cuore
scoppiare per i tuoi baci....».

Il vampiro non dice nulla, chiude gli occhi e la bacia dolcemente sulle calde labbra, sente
il suono del suo cuore che batte, scosta le labbra da quelle di lei, porta una mano sulla
sua guancia, la guarda negli occhi sorridendo, nel mentre con il pollice accarezza il
contorno delle sue labbra:« nulla deve essere programmato, ogni cosa deve fare il suo
corso, come è stato per il nostro primo morso... il nostro INDELEBILE RICORDO,
rimembri? Come è stato per il nostro amore e per la nostra famiglia, e come sarà per il
nostro futuro...», si ferma con il pollice all'angolo della bocca: « per i nostri futuri.....»,
sempre con il pollice le accarezza la guancia: « tutto dovrà accadere da solo senza darci
scadenze senza porci le cose con forza, ogni cosa quando accadrà sarà perché è il
momento....», posa le sue labbra su quelle di Lucrezia, facendo scivolare la sua lingua tra
le sue calde labbra, le loro bocche si uniscono in un bacio magico, lungo e dolce, si
danno piccoli morsi, senza ferirsi, i loro respiri sempre più affannosi, si guardano le
labbra, gli occhi e sorridono riprendendo un attimo il controllo, Mirco fa appoggiare
Lucrezia al tronco del Salice piangente dietro di lei e comincia a baciarla sul collo,
inspirando il suo odore inconfondibile, e con la punta della lingua segue il rigonfiamento
pulsante della vena, un lieve ringhio esce dal suo diaframma, ma lei neanche se ne
accorge da tanto lo desidera.
Lucrezia: «Ohhh Mirco... è meglio della prima volta... li eravamo dannati entrambi, era
normale.... ma ora fremo al solo tuo tocco...ti voglio... oddio quanto ti voglio....».

Mirco con la punta della lingua sale fino alle labbra disegnandole il contorno delle stesse,
si perde nei suoi occhi: « è migliore perché ora siamo consapevoli di essere predestinati
a stare insieme per l'eternità, perché ora siamo consapevoli dell'amore che ci lega fin da
allora.....», la bacia di nuovo con passione, mordendole leggermente il labbro inferiore
senza farle uscire neppure una stilla di sangue: « ogni giorno il desiderio di te è sempre
più forte, fin dal primo giorno non ha fatto altro che crescere.....»

Guardandolo negli occhi, ormai col cuore in gola dall'emozione si porta piano Mirco sul
letto di muschio e di erba, e li l'uno accanto all'altro per un po' di minuti si accarezzano
dolcemente, si guardano negli occhi senza stancarsi, Lucrezia nota che i canini di Mirco si
scorgono di più sotto le labbra... forse il momento sta per arrivare..: « ora baciami, e fai
quello che ti senti », sospira serena.

Il Duca nella sua lunga vita solo da Lucrezia ha visto l'amore per lui e LO sente nella sua voce: « Ti amo.. », la bacia con amore chiudendo gli occhi e godendosi quel momento, le sue labbra scendono sul roseo e caldo collo di Lucrezia, con la punta della lingua accarezza il punto dove passa la vena che trasporta quel sangue che lui brama, una strana sensazione dentro di lui, apre al bocca, i bianchi canini brillano riflettendo un raggio della luna che li stava guardando con invidia per la passione che solo loro riescono a trasmettere.... i suoi canini entrano dentro di lei, facendo uscire il caldo sangue che lui avidamente beve, il sangue di Lucrezia dentro di lui gli dona forza ed eccitazione, la porta piano piano vicino alla morte.

Lucrezia, ansimando e chiudendo gli occhi per il lieve dolore pungente dei suoi denti,
comincia ad avere freddo, cerca di rilassarsi, di godere di quel momento con lui, lo sente
affamato del suo sangue, che beve a grandi sorsi, sente che le cola anche nel collo fin
dietro la nuca, dove ha il suo tatuaggio sacro, si sente come ubriaca, intorpidita ed
eccitata insieme, ansima e geme, poi prova un languido piacere mentre lui si nutre di lei,
la BACIA come deve fare un VAMPIRO, con le mani lui continua ad accarezzarla, a
coccolarla, poi sbattendo le palpebre una stanchezza improvvisa si impossessa di
Lucrezia.... "non ci vedo più" pensa, mentre quasi si addormenta... come sta bene...:
« ti....a..mo ».

Mirco stacca la sua bocca dal collo di Lucrezia, con i canini sporchi del suo sangue si
lacera il polso facendo sgorgare il suo sangue che si mescola al suo: « Amore ti dono la
vita eterna, che insieme trascorreremo, un'eternità di solo amore e passione ».

La moglie sente scivolare qualcosa di viscido e freddo nella sua bocca ma non ha forze
per replicare, poi istintivamente deglutisce, ha i battiti molto deboli, quasi al limite del
collasso.... sente arrivare un gelido freddo, ma non ha più brividi, sente un gran silenzio....
poi il buio.....il petto emette un'ultimo sussulto poi lei spira li accanto a lui, sull'erba.... si
odono solo le frasche ed il rumore del lago leggermente increspato.

Lui la guarda senza vita, le bacia delicatamente le labbra, e le accarezza il viso, facendo
svegliare la nuova Lucrezia, La Vampira, la Dannata, la sua Eterna Moglie: « Amore, da
questo momento, dove le tenebre ci avvolgono, dove questa Luna felice per il nostro
amore ci illumina inizia la tua nuova esistenza....».

Una violenta brezza comincia a muovere l'erba tutt'intorno, gli animali si odono, sono
agitati, e Lucrezia già pallida per la morte, comincia a prendere il colore dell'alabastro, la
sua pelle al chiarore lunare è splendida, liscia, non vi sono arrossamenti, ne rughe e
imperfezioni. Un leggero tremolio delle palpebre, lei sente la sua VOCE, la chiama a se, il
suo Eterno Amore.... la chiama...
Apre gli occhi non più marroni, ma rossi come il rubino, accesi e dannatamente belli,: « AMORE! »si mette a sedere senza sforzo e lo fissa: « amore.... amore mio » un brontolio allo stomaco si ode nel silenzio e lei si porta una mano allo stomaco: «sangue...........».
Mirco sorride felice: « vogliamo andare a caccia? ».

Lucrezia si solleva da terra già levitando, e fiamme l'avvolgono come una protezione,
spaventandosi di questa cosa "strana" mentalmente pensa di spegnerle e loro subito
scompaiono, incuriosita si rivolge al marito: « amore non capisco, come posso.... il
fuoco... non ho mai avuto poteri simili, poi mi sento molto forte, è strano...».

Mirco ride e la guarda orgoglioso : « Animo ti ha protetta dal mio Lycan e dall'Alieno, ma
dalla mia parte Demone no, ora sei Toreador, e sei mezza Demone, ora andiamo », le
porge la mano e levita con lei a mezz'aria, felici si avviano a caccia.

ӀմϲɾҽɑՀíɑ ժɑʍղҽժ ՏօմӀ © 2011

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